Libero, veloce, amichevole

Trilocale via Mescia, Invorio

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Tipologia : Appartamento

Numero Locali : 3

Superficie (mq) : 100

Stato : Ristrutturato

Box/Posto auto : Box

In palazzina di recente costruzione, zona tranquilla ma ben servita con la viabilità di Borgomanero e Arona, a 5 minuti dall'uscita dell'autostrada dei Laghi, proponiamo ottimo TRILOCALE oltre servizi, cucina abitabile, balcone, ripostiglio e CON SPLENDIDO GIARDINO ESCLUSIVO! Riscaldamento autonomo a gas metano.Basse spese di gestione. Box auto e cantina. Invorio (Invô in piemontese e in lombardo) è un comune italiano di 4 458 abitanti della provincia di Novara, ufficialmente conosciuto, fino al 1928, come Invorio Inferiore. Il comune di Invorio è situato in Piemonte al confine del basso Vergante e, proprio per questo, viene chiamato anche "Porta del Vergante". Il suo territorio, che si estende nella parte settentrionale della provincia di Novara, è ricoperto prevalentemente da boschi (per il 65% circa) ed è perlopiù collinare[2]. Le frazioni di Invorio sono: Barquedo, Invorio Superiore, Mescia, Mornerona, Orio, Talonno. L'ipotesi più attendibile relativa al toponimo di questo comune è quella che si rifà al gentilizio gallo-romano “Eburius”. Il suo significato, pertanto, è quello di "il luogo di Eburio". La sua origine antica, probabilmente romana, è testimoniata da alcuni reperti del 200 d.C. Sin dal X secolo Invorio è un territorio che appartiene alla Corte di Massino Visconti ed è diviso in due parti: Invorio Superiore e Invorio Inferiore. L'area è stata da sempre sottoposta alla giurisdizione di diversi signori: i conti di Pombia, i Da Castello, i Casanova e i Visconti. In seguito, con la pace di Cateau Cambrésis, nel 1559 ai Visconti subentrò la dominazione spagnola; con la pace di Utrecht, nel 1713, seguì il dominio austriaco fino a quando Carlo Emanuele III di Savoia ottenne anche l'alto novarese. Al centro del paese, attualmente all'interno di una proprietà privata, si trova una torre viscontea. Essa faceva parte di un complesso di edifici risalenti al XII-XIII secolo costituenti un castello, distrutto tra il 1356 e il 1358. La torre è in sasso lavorato ed è alta circa 16,5 m. A circa 5 m. dal suolo, sul lato meridionale, presenta un'apertura sopra la quale è posto uno stemma in marmo dei Visconti. La parte superiore ha una merlatura ghibellina a coda di rondine, aggiunta alla struttura originale nel XIX secolo. Secondo una leggenda nella torre fu murata viva Margherita Pusterla e ancora oggi sarebbe possibile sentire le sue urla aggirandosi nei dintorni della torre nella notte. Nel 1928 le due storiche località - Invorio Superiore e Invorio Inferiore - si unirono in un unico comune: Invorio.

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