Libero, veloce, amichevole

Palazzo / Stabile tre piani, buono stato, Comiso

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Tipologia : Altro residenziale

Superficie (mq) : 1300

In Sicilia, del Castello Aragonese di Comiso si parla già da alcuni documenti del XIII â€" XIV sec. e si descrive come “â€?feudum Comisi cum aliis fortiliciis et edificis â€?”, quindi già prima della fine del Trecento Comiso era cinta di solide mura per tutto il perimetro, e aveva torri e castello con antistante fossato. Intorno al 1392 la proprietà del castello passò da Federico Speciaro ai conti Cabrera, mentre nel 1453 fu venduto a Periconio Naselli, barone della Mastra, il cui discendente Gaspare Naselli nel 1571 fu nominato Conte di Comiso da Filippo I di Sicilia. Da allora per molti secoli il castello divenne la dimora stabile della famiglia Naselli, fino a quando nel 1693 un terremoto fece crollare gran parte del castello ad eccezione della torre. I lavori per restaurarlo continuarono fino agli inizi del Settecento, ma la trasformazione a palazzo signorile si ebbe quando arrivò in visita, dimorandovi per qualche tempo con tutto il seguito, il viceré Cristoforo Fernandez de Cordova. Al tempo dei Borboni, Il castello rimase abbandonato, finché nel 1841, una parte di esso venne trasformata in teatro, passato successivamente al Comune, e la parte bassa fu adibita a carcere mandamentale. Ai giorni nostri il castello è di proprietà della Famiglia Nifosì, discendente dai baroni di Canalazzi. Nel lato est del castello troviamo la parte più antica: un battistero dedicato a san Gregorio Magno, con resti di affreschi di epoca bizantina e risalente intorno allâ€(TM)anno mille; di forma ottagonale, il battistero, alla sommità diventa di forma cilindrica e si completa con un elegante cupola. La parte nord del castello è caratterizzata da unâ€(TM)elegante trifora serliana, meglio conosciuta come Loggetta, che richiama lo stile cinquecentesco e che presenta pareti affrescate con paesaggi e voli di uccelli; questa loggia fu aggiunta al castello nel 1728, su progetto del genovese Michelangelo Canepa. Sono altre sì presenti due portali ogivali, di cui uno è chiuso da una massiccia porta ferrata a grosse bugne risalente al 1400; una splendida fontanella inserita nella parete e risalente al Cinquecento attribuita al Gagini o alla sua scuola; un fusto di fontana del 1600 circa, in pietra locale riccamente scolpito, conservato nel cortile interno. Il Castello si trova al centro di Comiso, maestoso, quasi come se dallâ€(TM)alto sorvegliasse la città a soli 15 minuti dal bellissimo centro storico di Ragusa Ibla, a pochi passi dal barocco della città di Scicli e poco distante dalla città di Modica. Lâ€(TM)ultimo restauro esterno è stato effettuato cinque anni fa per lâ€(TM)adeguamento anti-­sismico ma sarebbero tantissime le cose che necessiterebbero di un intervento professionale: dai meravigliosi soffitti, al recupero di alcuni oggetti dâ€(TM)epoca, fino agli affreschi del battistero. Il castello si estende su una superficie di circa 1300 mq suddivisa su più livelli. Al piano primo troviamo il lussuoso piano nobile di circa 600 mq composto da saloni e camere con bagni ed una zona cucina realizzata dagli attuali proprietari, incornicia il tutto una meravigliosa “loggetta” dalla quale si vede tutto il paese. Sopra il piano regio insiste la Torre che costituisce una porzione importante del palazzo ancora da restaurare. Al piano terra troviamo una zona uffici e living in passato erano le scuderie. Da un ingresso esterno di accede al una grande locale circa 200 mq con volte a botte, attualmente adibito a ristorante, ma allâ€(TM)epoca doveva essere ricovero per cavalli e carrozze. Nei sotterranei troviamo le carceri del castello, ancora oggi visitabili e con reperti del 400. Allâ€(TM)esterno troviamo un bellissimo giardino di 1000 mq che ci conduce alla parte più antica del Castello, la Chiesetta di epoca arabo normanna.

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