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Lavoro, opera, azione - hannah arendt - ombre corte

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Titolo: LAVORO, OPERA, AZIONE - Le forme della vita attiva

Autore: HANNAH ARENDT

Editore: OMBRE CORTE EDIZIONI - Cartografie 5

Anno: 1a EDIZIONE - Ottobre 1997

ISBN: 9788887009040

Note: FUORI CATALOGO.

CONDIZIONI PERFETTE, PARI AL NUOVO, volumetto solido e compatto senza alcun segno dâ€(TM)uso, solo piccola scritta in corsivo con tratto fine a penna biro nera sulla prima pagina in alto a destra (mag/lug 01), probabile data di lettura; disponibili ulteriori foto. RILEGATO CON COPERTINA MORBIDA.

Introduzione, cura e traduzione di Guido D. NERI - Formato 12 x 19,5 x 0,7 - Pagine 72 - Prezzo di copertina £. 15.000

Il libro
Nel breve tempo di cui dispongo, vorrei sollevare una questione che può sembrare strana: in che cosa consiste una vita attiva? Cosa facciamo quando siamo attivi? Nel sollevare questa questione assumerò come valida lâ€(TM)antica distinzione tra due modi di vita, tra una vita contemplativa e una vita activa, distinzione che incontriamo nella nostra tradizione di pensiero filosofico e religioso fino alle soglie dellâ€(TM)epoca moderna. E presupporrò che parlando di contemplazione e di azione non ci riferiamo soltanto a determinate facoltà umane, ma a due modi distinti di vita. Così Hannah Arendt in apertura a Lavoro, opera, azione, testo della relazione che presentò a un convegno tenutosi presso lâ€(TM)Università di Chicago nel 1964, che qui riproponiamo in occasione del centenario della nascita dellâ€(TM)autrice.
Come scrive Guido D. Neri nella sua breve ma ricca introduzione alla presente traduzione italiana, nelle sue parti, esso corrisponde puntualmente ai capitoli centrali dellâ€(TM)opera teoreticamente più densa della Arendt, apparsa nel 1958 negli Stati uniti con il titolo di The Human Condition e nota in Italia come Vita activa. Lâ€(TM)analisi fenomenologica di queste tre forme di comportamento - che nel loro variabile intreccio danno una chiave dellâ€(TM)esistenza storica -, sciolte dalle numerose digressioni che infittiscono lâ€(TM)opera maggiore, costituisce una esposizione chiara e sintetica del pensiero della filosofa tedesca attorno ad alcuni temi della sua riflessione non solo teorica.

Lâ€(TM)autrice
Hannah Arendt (Hannover 1906 - New York 1975) è stata una delle più grandi pensatrici della politica di questo secolo. Allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers, nel 1933 dovette emigrare in Francia a causa delle persecuzioni contro gli ebrei. Dal 1941 ha insegnato nelle più prestigiose università degli Stati Uniti. Tra le sue opere tradotte in italiano: Le origini del totalitarismo; Vita activa; Rahel Varnhagen; Tra passato e futuro; La banalità del male; Sulla rivoluzione; Politica e menzogna; La vita della mente; Il futuro alle spalle .

Il curatore
Guido D. Neri (1935-2001) per molti anni ha insegna Estetica e Filosofia Teoretica allâ€(TM)Università di Verona. Tra i suoi scritti: Prassi e conoscenza, Feltrinelli, Milano 1966; Aporie della realizzazione. Filosofia e ideologia nel socialismo reale, Feltrinelli, Milano 1980; Crisi e costruzione della storia, Bibliopolis, Napoli 1988. Dopo la morte quasi tutti i suoi scritti sono stati raccolti, con una prefazione di Dino Formaggio, in Il sensibile, la sroria, lâ€(TM)arte, Scritti 1957-2001, ombre corte, Verona 2003.

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