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Giovan F. Gonzaga - olio su lasta cm. 18x24 -

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Giovan F. Gonzaga

(MILANO 1921 - MILANO 2007 )

AUTORE: GIOVAN F. GONZAGA (MILANO 1921 - MILANO 2007 )

TECNICA: OLIO SU LASTRA DI OTTONE DORATA SU LEGGERA SERIGRAFIA RIFERITA AL NERO (CLASSIFICATO COME RETOUCHE')

TITOLO: CAVALIERE

ESEMPLARE: UNICO

ANNO: SECONDA META' ANNI OTTANTA

DIMENSIONI: CM 18X24

CERTIFICAZIONE ED AUTENTICHE: Opera firmata dal maestro in basso a dx, corredata da foto dell'opera timbrata e firmata per garanzia di autenticità e provenienza dalla galleria VEDIARTE FE con DATI DI ARCHIVIAZIONE e certificazione peritale di CTU del tribunale.

OPERA ELEGANTEMENTE INCORNICIATA

Si segnala che nelle gallerie un'opera con queste caratteristiche viene venduta nelle gallerie a più di 1.250,00 euro,grazie

L'opera viene spedita con un ottimo imballo di sicurezza.

Biografia di Giovan Francesco Gonzaga

Nato a Milano nel 1921, Giovan Francesco Gonzaga è discendente da un ramo cadetto dei nobili di Gonzaga mantovani.
Un uomo di eccezionale vitalità che parlando di se stesso sostiene con metaforico piglio: "Sono un decadente, un crepuscolare. Non guido la macchina: Vado a Cavallo. Ho trascorso l'infanzia - un'infanzia dorata - fra nitriti e profumi di scuderia…nella villa di Soncino, dai nonni. Mia madre si occupava di moda, andava a Londra, a Parigi ed io ad otto anni ero già in sella".

A dieci anni il futuro Maestro esegue trecento disegni a penna raccontando il cammino del genere umano dall'età della pietra fino al termine della prima guerra mondiale. La madre non è propensa per la sua versatilità artistica: lo desidera avvocato, mentre i professori garantivano il suo destino d'arte. Sogna Brera e non avendo ottenuto il sospirato assenso non ancora ventenne parte volontario con il Savoia Cavalleria partecipando, con lo squadrone "Fantasma", ad azioni di pattuglia nella steppa.

Ha viaggiato a lungo all'estero, particolarmente in Spagna, traendo significative esperienze, sia sul piano umano che estetico.
L'animo la forma del Maestro si sensibilizzano a quella poetica che tanto ha contribuito a contraddistinguere l'alto livello dello stile personale che accresce e divulga la fama dell'artista in ogni parte del mondo.
Gonzaga attribuisce ai cavalli un valore essenziale, viscerale, primario e culturale. Tanto da far sostenere che lo interpreta sensitivamente e lo compenetra in assunto poetico primigenio ancor prima che lo rispecchia la coscienza. Insomma lo vive: lo sente fremere, nitrire, scalpitare, galoppare e lo dipinge con audace versione ispirata che comunica la pazienza e la forza, lo slancio, la furia consone alle proporzioni in tutta armonia con il ritmo potenziale della sua tavolozza. La fonte d'animo da cui il maestro alimenta e trasfigura in tensione di poesia la manifestazione cavallina che diventa anche filosofia della compiacenza umana.

Giovan Francesco Gonzaga nato a Milano nel 1921. Pittore e scultore autodidatta, ha al suo attivo una lunga e prestigiosa carriera artistica. Sogna Brera e non avendo ottenuto il sospirato permesso, quando la guerra già bussava alle porte con i suoi lutti e rovine, parte volontario con il Savoia Cavalleria partecipando, con lo squadrone "Fantasma" ad azioni di pattuglia nella steppa. In questo preciso periodo storico prende forma, colore e soggetto la pittura di un artista che diverrà sempre più noto nel campo dell'arte figurativa. Il 1955 è l'anno del soggiorno di Giovan Francesco Gonzaga in Spagna. Paese che darà un accentuato senso alla sua tematica ed al suo colore.
Giovan Francesco Gonzaga ha tenuto numerose mostre personali in Italia e all'estero. In particolare a Milano nelle gallerie: Molteni, Carini, Guglielmi, Gussoni, Il Vertice, Ranzini, S. Ambrogio, Centro Artistico milanese, Il Salotto (dal 1977 ad oggi); a Rimini, Parigi (1982, sul tema dell'Epopea napoleonica) e a Mantova (Palazzo della Ragione 1991). E' stato invitato alle più importanti rassegne d'arte, ottenendo premi di rilievo, fra cui: Premio Fenarete 1949, Premio Marzotto 1963, Pavone d'Oro 1967, Le Grolle d'Oro 1972. Ha ricevuto la medaglia d'Oro dal Papa Giovanni Paolo II a Salsomaggiore Terme nel 1997. Ha collaborato all'Opera "Mose'" con Sassu, Purificato, Fiume, Annigoni; all'"Odissea" con Fiume, Sassu, De Chirico, Cascella; al libro "Cuore" con Brindisi, Treccani, Cascella, Tamburi; all'enciclopedia del Cavallo edita dalla De Agostini; all'Opera "Ettore Fieramosca" (Edizioni il Quadrato) con 9 tavole litografiche e a vari libri di testo scolastici. Hanno scritto di lui: D. Buzzati, R. Civello, F. Boni, De Grada, L. Borgese, E. Fabiani, G. Falossi. E. Ferri, M. Lepore, G. Nicodemi, M. Portalupi, C. Rizzi, D. Villani, G. De Chirico, P. Annigoni ed altri.

Sue Opere figurano in diversi musei, fra cui quello della Cavalleria di Pinerolo, il museo storico della Guardia di Finanza a Roma, il museo di Tel Aviv, L'Art Museum di Los Angeles, in altre collezioni pubbliche e private in Italia, Francia, Spagna, Lussemburgo, Indonesia, Cina, Giappone, Singapore, America, ecc. nel 2000 ha illustrato il primo calendario della polizia municipale di Milano con oli e disegni. Il quadro di copertina è collocato a Palazzo Marino e nel 2001 e anche nel 2002 ha illustrato lo stesso con quadri di vecchie Milano. In permanenza nella Galleria Il Salotto a Milano. Nel 2001 gli è stato conferito l'Ambrogino d'Oro dal Comune di Milano.
Il 2 Ottobre 2007, dopo una vita dedicata all'arte, si è spento il pittore che sussurrava ai cavalli.

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Investire in opere d'arte conviene dal punto di vista fiscale; infatti si gode di maggiori vantaggi rispetto a chi investe nei mercati finanziari ed immobiliari. Non si pagano tasse sulle plusvalenze derivanti dalla compravendida di opere d'arte e la quota del patrimonio investita non viene periodicamente tassata; inoltre non deve essere inserita nella dichiarazione dei redditi come avviene per le altre forme di investimento

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