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Distintivo con Smalti Confederazione Fascista Regno Italia Rara

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Tipologia : Militaria

Cedo un interessante nonchè raro distintivo della Confederazione fascista, il cimelio in questione, realizzato in smalti multicolori (rosso-bianco-verde-blu), è di non facile reperibilità sul mercato in queste condizioni. Reca al dritto l'immagine dell'Italia Dalmazia compresa e stranamente raffigura anche territori non-italiani come la Corsica, la Tunisia e l'isola di Malta (tutti in smalti blu) sullo sfondo gli smalti tricolori (verde-bianco-rosso) ai lati le lettere C F (Confederazione Fascista) . Al rovescio è inciso il nome del prouttore F.LLI LORIOLI & CASTELLI MILANO VIA BRONZETTI 25. Gli smalti sono in ottime condizioni mentre il pin per l'occhiello è leggermente piegato. Il cimelio misura 15 mm x 18 mm.
La Confederazione nazionale delle Corporazioni sindacali fu l'organo costitutivo del sindacalismo fascista.
La Confederazione nazionale delle Corporazioni sindacali nacque nel gennaio 1922 in occasione del I Convegno di Studi sindacali e corporativi di Bologna.

In quest'occasione si svilupparono le basi del sindacalismo fascista, con la risoluzione dello scontro tra autonomisti (capeggiati da Edmondo Rossoni e Dino Grandi) e dipendenti (appoggiati da Michele Bianchi e Massimo Rocca) dei sindacati dalla politica. Vinsero i secondi, apportando l'inserimento delle strutture sindacali fasciste all'interno del Partito Nazionale Fascista (PNF), la conferma del superamento della lotta di classe a favore della collaborazione di classe e della supremazia dell'interesse comune nazionale nei confronti di quello individuale o di categoria.

In quest'occasione nacque appunto anche la Confederazione nazionale delle Corporazioni sindacali. Tali Corporazioni non furono sindacati misti tra lavoratori e datori di lavoro (che si formarono invece nel 1934), ma sindacati autonomi divisi in cinque Corporazioni suddivise per categorie lavorative.

Immediatamente scoppiò una polemica che si ripercosse anche in ambito internazionale, nata dal fatto che la sinistra operaia internazionale, in sede di Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), contestava il titolo alla rappresentanza operaia e, quindi, la possibilità di partecipare all'assemblea. Polemica che non venne accettata, in quanto l'ILO permise alle Corporazioni di partecipare alle sedute rinnovando il mandato annualmente.
Nei mesi successivi, con l'ormai tramontato biennio rosso e l'offensiva militare del fascismo con le squadre d'azione, venne operato lo sfondamento politico in campo sindacale, con il passaggio di interi settori operai dalle strutture del Partito Socialista Italiano e della CGdL al fascismo. Tanto che, nell'estate del 1922 la Confederazione nazionale delle Corporazioni sindacali contava 800.000 iscritti.Ciò rientrò nelle intenzioni di Rossoni, che pensò di creare da una parte una base contadina potente ed affidabile, che appoggiasse e facesse da riserva strategica allo squadrismo, dall'altra di fare del sindacalismo una delle pietre angolari dello Stato fascista.[

Tutto "rigorosamente" originale d'epoca al 100% e garantito

Vengono postate alcune foto per farne ammirare la bellezza e la particolarità.

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