Libero, veloce, amichevole

Bilocale via Ippolito Borghesi 48, Sigillo

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Dettagli

Tipologia : Appartamento

Numero Locali : 2

Superficie (mq) : 70

Stato : Ristrutturato

Box/Posto auto : No

Nel centro storico di sigillo appartamento su due livelli, finemente ristrutturato, per complessivi 70mq catastali cosiâ€(TM) suddivisi: piano terra: ingresso, soggiorno, angolo cottura, cortile esterno privato. piano primo: ampia e luminosa camera matrimoniale , bagno con finestra. ottimo sia come abitazione principale che come abitazione per vacanze vista la vicinanza del monte cucco , splendido parco naturale meta di turisti di tutte le parti del mondo, dove si effettuano meravigliose escursioni alle grotte e al rio freddo, sigillo inoltre Ã^ una delle piÃ(TM) importanti mete per il volo libero. nell'agosto 2011 si sono disputati i campionati del mondo di deltaplano vinti dall'italiano alex ploner. salendo verso la vetta del monte cucco potrete incontrare meravigliosi animali che vivono allo stato brado tra cui mucche, cavalliâ€? ottimo investimento, interessante rapporto qualitÀ/prezzo sigillo Ã^ un comune di circa 2400 abitanti inserito nel contesto del parco naturale del monte cucco, in posizione strategica al confine tra umbria e marche, ottima la viabilitÀ: 20 km da gubbio 40 km dllâ€(TM)aeroporto internazionale dellâ€(TM)umbria “ san francesco dâ€(TM)assisi” dove atterra anche ryanair 80km dl mare adriatico un poâ€(TM) di storia il territorio di sigillo, in epoca preromana, era abitato, come dice plinio il vecchio (79 d.c.) nella sua naturalis historia, dalla popolazione umbra dei suillates; in epoca imperiale ebbe il municipium di suillum, retto dai magistrati "duoviri". attraversato dall'importante via flaminia, costruita nel 220 a.c., a 127 miglia da roma, per raggiungerla erano necessari tre giorni di viaggio a piedi. frammenti di iscrizioni, qualche capitello, rocchi di colonne, ville suburbane e tombe testimoniano la notevole estensione dell'abitato in epoca romana. i goti di alarico, nel 409 d.c., in transito verso roma per saccheggiarla (24 agosto 410 d.c.), lasciarono dietro di loro soltanto rovine: oltre 100.000 persone tra uomini, donne, vecchi e bambini, con carri trainati da buoi e cavalli, spogliavano e mettevano a ferro e fuoco quanto trovavano. la poca popolazione rimasta, rifugiatasi nelle grotte e nei boschi, dovette ancora subire i disastri della ventennale guerra tra i bizantini di narsete e i goti di totila, lo sfortunato re che morì la sera stessa della battaglia, nel luglio del 552 d.c., a caprara, territorio di tadinum. con la venuta dei longobardi, pochi anni più tardi, il suo territorio fece parte del ducato di spoleto e del gastaldato di nocera, che poi con i franchi di carlo magno si trasformò nella contea di nocera, nel ducato di spoleto. cambiato il nome latino in sigillum, la pieve di s. andrea dal secolo vii o viii, continuò a testimoniare una presenza continua di popolazione. fu dominato dai conti longobardi di nocera: si ricordano, tra gli altri, monaldo, offredo, rodolfo e vico detto lupo (tutti discendenti dal duca di spoleto ildebrando e dai re d'italia liutprando, ansprando ed ildebrando). l'imperatore federico ii, capo dei ghibellini in italia, venendo da fano nel 1230, parteggiando sigillo per la parte guelfa, lo distrusse. nel sec. xiii perugia cercava di estendere il suo dominio nei territori circostanti, lo ricostruì nel 1274, come castello importante di confine difeso da una possente rocca, formando l'attuale centro storico nei quattro quartieri, s. maria, san martino, s. pietro e s. andrea. conteso dai baglioni di perugia, boldrino da panicale, azzo dei castelli, braccio da montone, dai montefeltro di urbino, nel 1500 fu saccheggiato da cesare borgia. nella metà del cinquecento entrò a far parte dello stato pontificio dopo la famosa "guerra del sale". tra il popolo sigillano quando c'è da affrontare una grande spesa, è rimasto ancora il proverbio: " mi costa più che il sale a perugia". il 14 settembre 1860 fu annesso al regno d'italia. monumenti e luoghi d'interesse ridente cittadina di impianto medioevale, circondata da stupende montagne e colline tra cui val di ranco e monte cucco, ha la chiesa di santa maria di scirca romanico-gotica, ricca di affreschi quattrocenteschi di matteo da gualdo, così la chiesa di sant'anna sull'antica via flaminia. pochissimo rimane della rocca ora monastero delle agostiniane dal 1547. belle e imponenti le chiese: sant'agostino già degli agostiniani, presenti fin dal 1274, riedificata su una preesistente chiesa duecentesca, dedicata a santa caterina di alessandria, con cripta detta di "santa caterina": tra l'altro ha uno stupendo quadro dell'annunciazione del pittore sigillano ippolito borghese, formatosi nella scuola napoletana e un buon organo del '700 di sebastiano vici di montecarotto; la pieve di sant'andrea, rifatta nell'800 con pregevoli tele e arredi, è fornita di un organo del veneziano gaetano callido del 1793 che ha sostituito un organo seicentesco già nella chiesa degli agostiniani e venduto a metà ottocento alla chiesa parrocchiale di pieve di compresseto.

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