Libero, veloce, amichevole

Villa via Francesco Bessi 4, Cazzago San Martino

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Tipologia : Ville singole o a schiera

Superficie (mq) : 280

Sulle colline franciacortine, in posizione dominante, meravigliosa villa singola dalle ampie metrature. Salone ricevimenti, grandissima cucina abitabile, 6 grandi camere letto, 6 bagni, enorme taverna, lavanderia, autorimessa per varie macchine, ampio giardino privato, terrazzi panoramici prendisole. MAGNIFICA! Prezzo al rustico oppure finita ad € 1.150.000 Cazzago San Martino (Casàc in dialetto bresciano[2]) è un comune italiano di 10.990 abitanti[1] della provincia di Brescia, in Franciacorta, Lombardia. Il comune ebbe la denominazione di Cazzago fino al 1863, quando il Regio Decreto 8 febbraio 1863, n. 1192, stabilì quella attualmente in vigore. Nel 1927, con Regio Decreto 18 ottobre 1927, n. 2018 alla municipalità furono annessi i comuni soppressi di Bornato e Calino[3]. Territorio[modifica | modifica wikitesto] Dal punto di vista orografico, il territorio di Cazzago San Martino è caratterizzato sia dai territori pianeggianti dell'Alta pianura padana, presenti nella frazione Pedrocca, sia da quelli collinari franciacortini delle borgate di Calino e di Bornato. L'altitudine del comune varia quindi da un minimo di 133 m s.l.m. ad un massimo di 297 m s.l.m. Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa)[4]. poca romana[modifica | modifica wikitesto] Il ritrovamento di lapidi all'interno del territorio comunale attesta la presenza di importanti insediamenti durante l'epoca imperiale[6]. Epoca medioevale[modifica | modifica wikitesto] Alto medioevo[modifica | modifica wikitesto] Il Monastero di San Salvatore di Brescia ebbe dei possedimenti presso Cazzago, i quali passarono successivamente ai cluniacensi[6]. Basso medioevo[modifica | modifica wikitesto] Da documenti dell'archivio vescovile di Brescia si attesta l'esistenza del Castello (Castrum) nel 1050. A quell'epoca il borgo di Cazzago fu feudo del Vescovo bresciano che nominò come suo valvassore un rappresentante della famiglia dei Cazzago, i quali presero appunto il nome dal paese. I Cazzago possedevano la casa più grande posta del castrum; grazie a precedenti acquisizioni, nel XIII secolo essi divennero proprietari di tutti gli edifici posti all'interno della struttura fortilizia[6]. Stando al Cocchetti (1859), il castello fu ricostruito nel 1312 dopo essere stato distrutto da una contesa tra Guelfi e Ghibellini[7]. Otto anni dopo fu espugnato dalle famiglie degli Oldofredi e dei Camuni[8]. Fra il Trecento e il Quattrocento, in mezzo alle lotte fra i Visconti e la Repubblica di Venezia per il dominio sui territori della repubblica comunale di Brescia, il castello si mantenne rifugio per la popolazione e si edificò la chiesa che due secoli dopo diventerà la parrocchiale della Natività[9]. L'estimo visconteo del 1385 attesta che il comune faceva parte della Quadra di Rovato[10]. Dominio veneto[modifica | modifica wikitesto] Durante il dominio della Serenissima, il comune rimase all'interno della Quadra di Rovato[10]. Il 23 gennaio 1438 Nicolò Piccinino, mentre poneva l'assedio

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