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Sturmtruppen n.ri 31 e 36 del 1990-1991, Ed. VINCENT.

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Tipologia : Editoria

Sturmtruppen

La striscia a fumetti

SPLENDIDI ALBI ORIZZONTALI PUBBLICATI DA VINCENT EDIZIONI

n° 31 settembre 1990 CON ADESIVO, pagg.80
n° 36 febbraio 1991, pagg. 80

Formato cm. 15X21,5

PERFETTO ED OTTIMO STATO DI CONSERVAZIONE, NO BORDO COLORATO
ALBI COMPATTI

Sturmtruppen (Sturmtruppen) è il più apprezzato fumetto creato da Franco Bonvicini, meglio conosciuto come Bonvi.
La più famosa serie a fumetti di Bonvi debutta nel 1968 sulle pagine del quotidiano Paese Sera (del quale l'autore ha appena vinto il concorso per la migliore strip italiana) e, qualche mese dopo, dall'aprile 1969, compare sulla rivista Off-Side. Si svilupperà in circa seimila strisce, nell'arco di un quarto di secolo (l'ultima è ufficialmente la n. 5865, secondo il volume edito dalla BUR nel 1995 Il Meglien della produzione mondialen a colori). Queste verranno rimontate e adattate sotto varie forme e titolazioni, talvolta con l'aiuto dell'assistente e amico Roberto Ghiddi, in centosettanta storie della lunghezza variabile da una a venti tavole ciascuna.
Sturmtruppen è una raffigurazione satirica della Seconda guerra mondiale vista dagli occhi delle micidiali truppe d'assalto tedesche; tuttavia non si tratta semplicemente di satira contro la guerra, perché i soldatini di Bonvi, in realtà, sono solo un pretesto con cui egli, anarchico convinto, sbeffeggia quell'obbedienza "cieka, pronta, assoluten", in quanto leggendo il fumetto bisogna ricordare che il sadico sergente o gli invasati "uffizialen" potrebbero essere senza problemi dei presidi e dei capiufficio.
Collana speciale per la vendita di fumetti come inserti nei giornali: Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera
Utilizzando un italiano germanizzato o TEDESKEN!, con cadenze e terminazioni pseudogermaneggianti che ben si adattano allo spirito umoristico della serie, Bonvi le raffigura come una massa di uomini ingenui e incapaci alle prese con le difficoltà della guerra, la severità (o pazzia) dei generali, la mancanza di tutti quei piaceri che permettono all'uomo di vivere e non di sopravvivere: sesso, viveri, pace. Dall'amara ironia dei personaggi bonviani risuona come un grido il bisogno di pace e la rassegnazione verso tutto ciò che è irrisolvibile, ovvero, per Bonvi, la totalità delle cose.
Nelle strisce si succedono situazioni grottesche e irrealistiche, come un medico di campo ossessionato dai vampiri, ad un "rancio Frankenstein" che prende vita dagli esperimenti del cuoco, fino ad invasioni molto più realistiche di topi o cimici nelle trincee.

Spese di spedizione € 2 con posta prioritaria "piego di libri, opportunamente protetto in busta di cellofan e inviato dentro apposita busta postale imbottita a bolle d'aria.

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