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Spilla Fascista Festa De Noantri Roma Trastevere Rarissima

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Tipologia : Militaria

Cedo una bellissima e rarissima spilla, emessa durante il periodo fascista, per commemorare la Festa De Noantri che si svolge a Roma nel famoso quartiere di Trastevere. La spilla realizzata in alluminio 15mm x 30mm mentre lo spillone misura 60mm. La spilla è costituita da uno scudo diviso in quattro parti e spartito centralmente da un fascio littorio, nel primo quarto appare la Torre degli Anguillara, nel secondo quarto vi è il campanile della chiesa di San Crisogono, nel terzo quarto vi è lo stemma del Comune di Roma (caricato della scritta S.P.Q.R. e fascio littorio), nella quarta partizione vi è lo stemma del rione di Trastevere (una testa di leone volta a sinistra a fauci aperte), in altro su una cornice la scritta FESTA DE NOANTRI. Si tratta di una spilla della difficilissima reperibilità perché è notorio che il Rione di Trastevere fu fortemente inviso al regime fascista, è quindi molto probabile che tale spilla non venne accolta favorevolmente dalla popolazione rionale e che quindi di conseguenza la maggior parte di tali spille siano state distrutte.

CENNI STORICI: Festa de Noantri

La processione della Madonna Fiumarola, nacque spontaneamente dagli anni immediatamente successivi al suo ritrovamento, così come a corollario, câ€(TM)erano da subito, inevitabili banchetti, sartarelli e feste nei vicoli; in realtà il termine vero era “Nojantri”, ma negli anni del regime la proibizione di ogni termine contenenti lettere non tipicamente dâ€(TM)uso italico, la trasformò nellâ€(TM)attuale “Noantri”. Per imbonirsi un rione notoriamente ostile al regime ed a seguito di questa imposizione, in una Trastevere popolare e reazionaria, da sempre riottosa ed invisa a poteri forti, Papa compreso, il Duce ordinoâ€(TM) di incentivare e sponsorizzare la festa de Noantri con coreografie luci,e sponsorizzazioni varie. Con lâ€(TM)espressione La Festa deâ€(TM) Noantri si intende: “di noi altri”, in opposizione a “voi altri che abitate in altri quartieri”. Ã^ la festa in onore della Beata Vergine del Carmelo e si celebra in occasione della Sua ricorrenza liturgica, nel rione Trastevere di Roma. Ã^ senza dubbio una delle feste più sentite dal popolo romano. Le origini della festa pare risalgano al 1535: si tramanda infatti che dopo una tempesta fu rinvenuta alla foce del Tevere da alcuni pescatori una statua della Vergine Maria scolpita in legno di cedro. La Madonna, per questa ragione è chiamata “Madonna Fiumarola”, fu poi donata ai carmelitani (a cui si deve il titolo “Madonna del Carmine”) della chiesa di San Crisogono a Trastevere (in piazza Sonnino); divenne così la Santa Protettrice dei Trasteverini. Originariamente fu ospitata in una cappella appositamente costruita dal cardinale Scipione Borghese dove rimase fino al 1890 quando la costruzione venne demolita per far posto alla realizzazione di Viale del Re, ora Viale di Trastevere. La statua venne quindi trasferita nella chiesa di S. Giovanni dei Genovesi, dove rimase per qualche decennio, prima di essere trasferita definitivamente nella sua sede attuale presso la chiesa di S. Agata a Largo S. Giovanni de Matha. Secondo la tradizione, la statua lascia la sua dimora nella chiesa di S. Agata solo una volta lâ€(TM)anno: il primo sabato dopo la festa della Beata Vergine del Monte Carmelo che si celebra il 16 luglio. Allâ€(TM)inizio del Viale di Trastevere sorge San Crisogono, chiesa anteriore al 499 e ricostruita nel 1129 per esser successivamente restaurata da Gian Battista Sorìa nel 1626 per cura del cardinale Scipione Caffarelli Borghese ed ancora nel 1866. La semplice facciata a timpano è preceduta da un ampio portico dâ€(TM)ordine dorico con quattro colonne di granito tra due corpi laterali a lesene, sullâ€(TM)attico del quale vi è una sfilata di vasi, nonché aquile e draghi borghesiani.
Il massiccio campanile romanico (1124) è coronato da un cuspide, al di là del quale si possono vedere il fianco della chiesa e lâ€(TM)abside del XII secolo.
Lâ€(TM)interno, basilicale, è diviso da tre navate da ventidue antiche colonne di granito con capitelli di stucco, aggiunti con il restauro apportatovi nel Seicento, e fu decorato da Pietro Cavallini. Alla sua scuola appartiene il mosaico absidale. Due colonne di porfido, le più grandi che siano a Roma, sorreggono lâ€(TM)arco trionfale. Il bel pavimento cosmatesco ricopre lâ€(TM)intera superficie della chiesa. Nel soffitto seicentesco a grandi lacunari intagliati e dorati con fondo azzurro è posta una copia del “Trionfo di San Crisogono”, magnifica opera del Guercino. La fantasia dei decoratori negli anni della retorica fascista, toccò vertici prossimi allâ€(TM)arte, gli ingressi decorati a ponte Garibaldi costituirono comunque uno degli stimoli maggiori allâ€(TM)espansione della festa legata alla Madonna. Qui nel frattempo è stata abolita la j e la festa sara da allora “de Noantri” (allego foto).

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