Libero, veloce, amichevole

Philibert Schogt - La moglie del filosofo

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«Un autore dall'umorismo caustico, venato da un under statement tipicamente olandese» «Booklist»

«Schogt scrive satira dai contenuti profondi» «Elsevier»

«Una voce nuova, un narratore abile e pieno di energia» «Publishers Weekly»

Una storia intelligente e piena di ironia, a tratti esilarante; una tragicomica vicenda familiare che diventa una sottile messa a nudo delle perversioni del vivere moderno.

Dettagli del libro

· Titolo: La moglie del filosofo
· Autore: Philibert Schogt
· Editore: Garzanti
· Data di Pubblicazione: 2008
· Traduttore: Elisabetta Svaluto Moreolo
· ISBN: 8811685654
· Pagine: 174
· Formato: copertina rigida
· Prezzo di copertina: 15,60 euro
· Stato: libro nuovo

Tempi duri per Vera Samson: è stata al fianco di Luuk per anni, sostenendolo econo-micamente e psicologicamente mentre lui inseguiva il sogno di scrivere un saggio sul controverso filosofo francese Fran ois Malmédy dal titolo La soglia del dolore. E adesso, proprio quando un editore si mostra interessato a quanto Luuk ha scritto, ecco che lui l'ha piantata in asso per un'altra.

Poi La soglia del dolore arriva in libreria e Vera scopre con sgomento che non solo Luuk l'ha citata nel libro con nome e cognome, ma che, sbandierando dettagli imbarazzanti della loro vita privata, l'ha dipinta per novecento pagine come una «sirena della mediocrità», come l'emblema del «nemico» da sconfiggere di cui ogni «eroe» ha bisogno per affermare sé stesso.
Mentre il libro viene osannato dalla critica, i genitori di Vera vorrebbero che lei ne pretendesse il ritiro dal mercato, mentre l'amica Angela la spinge a lanciarsi in una controffensiva mediatica. Vera temporeggia, teme gli effetti controproducenti di entrambe le iniziative e però, man mano che nuovi, mortificanti particolari del saggio le giungono all'orecchio, sente sgretolarsi la fiducia in sé stessa. Non le resterà che corazzarsi e, destreggiandosi nel contempo tra un lavoro frustrante e la cura del figlioletto Timo, trovare il modo di far fronte a questo spietato attacco alla sua personalità.

Un amore estivo, sbocciato una sera sulle rive del rodano, di fronte alla dimora dei papi di avignone tutta illuminata, spinge Vera, la protagonista del romanzo, ad iscriversi a filosofia, disciplina mai presa in considerazione fino a quel momento. Ad uno dei corsi s'innamora di Luuk, ragazzo di spiccata ma non ostentata intelligenza, perlomeno a giudizio di Vera. I due giovani costruiscono una relazione, dalla quale, qualche tempo, dopo nasce Timo. La vita per Vera è doppiamente faticosa, di giorno a lavorare per mandare avanti la famiglia, nel tempo restante a confortare e stimolare Luuk, alle prese con la composizione di un'opera che, ne è convinta, sarà certamente un capolavoro nel campo della filosofia. Fino a quando il riconoscente Luuk … Il romanzo si sviluppa da queste premesse e che a me è piaciuto.

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