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Palazzo / Stabile sette piani, da ristrutturare, Rovasenda

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Tipologia : Altro residenziale

Superficie (mq) : 1000

Stato : Da ristrutturare

La storia del Castello inizia nel 1170, anno in cui Alberto di Rovasenda inizia la costruzione del castello originale. “Inizialmente la struttura ha scopi difensivi, è circondato da un profondo fossato, ma tra il XV e il XVI secolo si trasforma in abitazione signorile. Sul finire dellâ€(TM)ottocento, il conte Luigi Casimiro di Rovasenda (1850 â€" 1940), originario della zona di Ivrea ma imparentato coi conti di Rovasenda, scoprì di non essere discendente diretto di Alberto e di conseguenza, non sarebbe stato lui ad ereditare il castello di Rovasenda, e a vivere in quel lussuoso maniero. Fu così che venne alla luce una delle più bizzarre idee mai partorite dalla mente umana. Il conte chiamò a raccolta lâ€(TM)importante architetto torinese Carlo Nigra (fautore, tra le altre cose, del Borgo Medioevale di Torino) e gli chiese di progettare un nuovo castello, identico a quello esistente in Rovasenda, ma se possibile ancora più sfarzoso. Insomma, un edificio che facesse rodere dâ€(TM)invidia i suoi parenti e purtroppo per lui, i legittimi eredi. La scelta del posto cadde quindi su una porzione di terreno di proprietà del solo conte, situata ad appena duecento metri dal castello medievale Tra il 1901 e il 1904, il castello venne edificato, terminato ed abitato dal conte e sua moglie. Nel 1940 Casimiro, novantenne, si spense, la moglie, morì quattro anni dopo. Il figlio Jean-Louis di Rovasenda, finita la guerra, si spostò a Torino, e il portone del castello venne chiuso per sempre intorno al 1955. Il castello si trova ancora oggi in unâ€(TM)amena radura. Conta ben quattro torri, una costruita a destra sulla facciata anteriore e le altre tre su quella posteriore, dove si trova anche quello che doveva essere, un tempo, un meraviglioso giardino, circondato da mura fortificate perfettamente conservate. Al centro, un bellissimo pozzo artesiano con base in pietra decorata e parte superiore in ferro battuto. Nella facciata posteriore a destra, quindi sulla diagonale della torre anteriore, câ€(TM)è una bellissima torre che richiama la prima sia nello stile che nella maestosità. A sinistra, unâ€(TM)altra torre leggermente più bassa, meno decorata e più squadrata ma armonica nel riproporre lo stile dei merletti che sovrastano le mura del giardino. Appoggiata ad essa, lâ€(TM)unica torre a pianta circolare del complesso. La prima cosa che colpisce chi osserva questa meraviglia architettonica è il suo aspetto strutturale: si tratta della riproduzione in scala reale di un perfetto castello medievale “fortificato” coi suoi camini, le sue perle ingegneristiche, i suoi affreschi, i suoi pavimenti, le sue torri, i suoi merletti. Nel rappresentarlo fotograficamente abbiamo volutamente escluso le immagini che ne descrivono lâ€(TM)abbandono in cui versa attualmente il maniero, e di rappresentarlo quindi nelle sue parti migliori. Una proposta immobiliare di eccellenza che merita un acquirente in grado di ridare il fasto ed il prestigio che una residenza sim

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