Lord Kalvan dâ€(TM)altroquando - H. Beam Piper

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1979 - Prima edizione, Libra Editrice

collana: I Classici della Fantascienza
BUONE CONDIZIONI

Lord Kalvan di Altroquando è unâ€(TM)avventura classica, con combattimenti, intrighi, sangue, eroi e belle principesse, scritta da Henry Beam Piper in modo affascinante e ironico. Il tema è molto simile a quello di "Pattuglia del Tempo" di Poul Anderson, sebbene in questo caso la Polizia Paratemporale vigili su innumerevoli mondi alternativi e non sullâ€(TM)intera linea temporale di uno stesso mondo.
Mentre sta dando la caccia a un pericoloso malvivente il poliziotto Calvin Morrison viene trasportato in un posto molto diverso dagli Stati Uniti dei suoi tempi, uno dei differenti livelli che coesistono in una pletora di universi paralleli, uno accanto allâ€(TM)altro, ciascuno con storia, persone e situazioni differenti. Un piccolo gruppo di persone, la Polizia Paratemporale, sorveglia questi diversi continuum, e quando si rendono conto che un uomo è passato, tra lâ€(TM)altro per colpa loro, in una diversa linea temporale si mettono in caccia per ritrovarlo. Morrison si ritrova dunque in un posto sconosciuto, e ben presto capisce che non si tratta della sua Terra, ma di un mondo dove il progresso è arrivato a un livello poco più che medievale.

H. Beam Piper fu un collezionista di pistole e spade antiche, lo scrittore amava lo stile di vita del sedicesimo secolo, e questo traspare dal realismo con cui narra le storie di Lord Kalvan. Nato nel 1904 in Pennsylvania, figlio di un predicatore, Piper non ebbe unâ€(TM)educazione formale, ciononostante divenne uno scrittore di successo. Piper pubblicó la sua prima storia nel 1947 sulle pagine di Astounding Science Fiction, e scrisse decine di romanzi e racconti di fantascienza, oltre al saggio storico Rebel raider, incentrato sulle gesta del raider confederato John Singleton Mosby, durante (e dopo) la guerra di secessione e un saggio sulle armi da fuoco.

Introduzione di Ugo Malaguti
Copertina rigida rossa plastificata
Rilegatura a filo
Impressioni in oro sul piatto e sul dorso

pp. 300