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LETTERE AL PRESIDENTE, G. Acquaviva, 1^ edizione 1985.

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Gennaro Acquaviva
LETTERE AL PRESIDENTE

Gli italiani scrivono
a Craxi

Rusconi Editore
Prima edizione marzo 1985

Copertina rigida tutta tela con sovraccoperta illustrata da foto di Umberto Cicconi, legatura editoriale, pagine 162, formato cm. 14X22.

Stato di conservazione: OTTIMO COME NUOVO

Benedetto Craxi, detto Bettino (Milano, 24 febbraio 1934 – Hammamet, 19 gennaio 2000), è stato un politico italiano. Craxi fu il primo socialista a ricoprire, nella storia repubblicana, la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri dal 4 agosto 1983 al 17 aprile 1987 in due governi consecutivi. Coinvolto in seguito nelle inchieste di Tangentopoli, subì due condanne definitive per corruzione e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano, e morì mentre erano in corso altri quattro processi contro di lui.
È uno degli uomini politici più rilevanti della cosiddetta Prima Repubblica[2], ma anche uno dei più controversi a causa delle indagini di Mani Pulite, che ne condussero, tra l'altro, all'incriminazione e ad una duplice condanna definitiva in sede penale. Craxi non scontò mai la pena perché lasciò il Paese mentre erano ancora in svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti; pertanto, da latitante, "morì in solitudine, lontano dall'Italia.

Gennaro Acquaviva (Roma, 14 marzo 1935) è un politico italiano.
All'inizio degli anni 70 entra con un gruppo di cattolici nel Partito Socialista Italiano divenendo, nel 1976 Capo della Segreteria di Bettino Craxi. Consigliere politico dello stesso Presidente del Consiglio dal 1983 al 1987, è eletto più volte Senatore, nominato Capogruppo dei Senatori socialisti nella XIII Legislatura. Eletto nel collegio senatorile di Tricase Casarano è il principale protagonista del rilancio del [Salento] negli anni [80] e [90] con importanti riforme e battaglie a sostegno del [Mezzogiorno] tanto che ancora oggi è un punto di riferimento per la comunità politica e istituzionale del luogo.
A partire dai primi anni novanta si occupa di problemi legati allo sviluppo del Sud, concentrandosi su pubblicazioni connesse alla propria pluridecennale esperienza politica e istituzionale. Nel 2008 diviene presidente della Fondazione Socialismo.
È uno dei protagonisti, insieme a Bettino Craxi della stipula del concordato fra stato Italiano e Chiesa Cattolica del 1984. Nella storica votazione per il Presidente della Repubblica che portò all'elezione di [Francesco Cossiga] raccolse in più tornate il voto di numerosi moderati che desideravano vedere al Colle una figura insieme Cattolica e Riformista.
Conclusa l'attività parlamentare all'inizio degli anni 90 si occupa in particolar modo di formazione politica per i giovani e una corretta ricostruzione del tessuto sociale proprio della formazione politica. Successivamente dal 2000 si concentra sulla creazione della fondazione socialismo di cui è presidente. La fondazione si è impegnata in questi anni nella rivisitazione e analisi storica del Partito Socialista e in particolar modo degli anni di Craxi con numerose pubblicazioni.

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