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Le toghe rosse, elio veltri, baldini & castoldi 2002

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ELIO VELTRI

LE TOGHE
ROSSE

Manifesto per un paese normale

BALDINI & CASTOLDI
Prima edizione febbraio 2002

Collana "LE ISOLE"

Brossura, copertina morbida con risvolte, pagine 188, formato cm. 11,5X17,5

Stato di conservazione: OTTIMO come NUOVO

Riassunto dei contenuti
Processare gli anni Novanta, o meglio le inchieste degli anni dal 1992 al 2000 di alcune Procure, sembra essere un obiettivo irrinunciabile del Cavaliere. Contro le Procure che hanno inquisito lui e i suoi amici più fidati, Silvio Berlusconi ha impegnato la potenza delle televisioni e dei giornali per convincere il Paese che, per portare la sinistra al governo, la magistratura ha avviato inchieste contro i politici e le ha manovrate e falsificate. Elio Veltri, in questo libro, vuole dimostrare che quasi tutti i magistrati di Milano, Torino, Napoli e Venezia che hanno inquisito la classe dirigente della prima Repubblica sono moderati o di destra e hanno indagato uomini di tutti i partiti allo stesso modo.

Elio Veltri (vero nome Cornelio) (Longobardi, 8 maggio 1938) è un giornalista e politico italiano. Celebri sono le sue inchieste sulla legalità del sistema economico e politico italiano.
Laureato in Medicina e chirurgia all'Università di Pavia, ha insegnato ematopatologia come libero docente nel suo ateneo. Dal 1973 al 1980 è stato sindaco di Pavia nelle liste del Partito Socialista Italiano. È stato il primo sindaco d'Europa che ha chiuso al traffico il centro storico della sua città.
Nel 1981, in aperta polemica sulla questione morale con Bettino Craxi (allora segretario del partito), fu espulso dal Comitato Centrale del PSI e dall'intero partito proprio per volere di Craxi, assieme all'ex deputato socialista Franco Bassanini, all'ex-vicesegretario del partito Tristano Codignola, l'Economista Paolo Leon e ad altri esponenti che avevano firmato un manifesto critico nei confronti della segreteria.
Nel 1985 è stato eletto Consigliere Regionale in Lombardia nella lista di Democrazia Proletaria. Candidato alle Europee nella stessa lista nel 1989.
Si è interessato particolarmente alla giustizia nel periodo di Tangentopoli, durante il quale scrisse (insieme a Barbacetto) il saggio Milano degli scandali, "Da CRAXI a craxi" e "Manifesto per un paese normale".
Alle elezioni del 1996 venne eletto alla Camera dei deputati nelle file dell'Ulivo -lista PDS-, dove si evidenziò come membro delle Commissioni Antimafia, Giustizia e Anticorruzione. Durante il suo mandato presenta numerose proposte di legge anticorruzione, antimafia e sulla trasparenza amministrativa. Le proposte di legge non vennero mai messe all'ordine del giorno.
Nel 1997 fonda l'associazione Democrazia e Legalità che dal 2001 pubblica l'omonimo giornale on-line. Democrazia e legalità non ha mai cessato la sua attività.
Nel 1998 è stato fondatore dell'Italia dei Valori, la lista Di Pietro di cui divenne coordinatore nell'esecutivo. Si è in seguito allontanato dal partito, insieme a numerosi componenti di "Democrazia e Legalità" mostrandosi critico nei confronti di alcune condotte dell'ex magistrato.
Nel 2001 insieme ad Enzo Marzo e Paolo Sylos Labini ha fondato Opposizione Civile. In seguito, prima delle europee del 2004 "Opposizione Civile" confluì nel movimento "Il Cantiere per il Bene Comune" fondato dallo stesso Veltri insieme ad Achille Occhetto, Giulietto Chiesa, Paolo Sylos Labini, Diego Novelli, ed Antonello Falomi.
Nel giugno 2007 fonda la Lista Civica dei Cittadini per la Repubblica (nota anche come Lista Civica Nazionale) di cui è promotore insieme a Oliviero Beha.
Nel 2010 rilancia l'associazione Democrazia e Legalità. l'associazione che nel frattempo si è distinta per numerose azioni culturali e politiche su tutto il territorio nazionale.

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