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La guerra dei bottoni, Louis Pergaud, I Delfini Bompiani 1996.

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La guerra
dei bottoni

Louis Pergaud

I Delfini Bompiani
1996

Copertina morbida illustrata, formato cm. 12,5X19, pagine 331

Stato di conservazione: buono come da immagini

Contenuto:
Nella campagna francese la guerra, senza esclusione di colpi e di ridicolo, di due bande di ragazzini di due villaggi vicini. I vincitori di imboscate, trappole e battaglie tagliano e sottraggono implacabilmente tutti i bottoni dei loro sfortunati pr...
Armati di fionde e di spade di legno, due eserciti di ragazzi, al confine fra due comuni, si danno battaglia; chi vince taglia i bottoni, i lacci, le bretelle del nemico. Romanzo d'avventure, epopea i cui eroi sono ragazzi dai dieci ai quattordici anni, La guerra dei bottoni racconta esperienze...

Louis Pergaud (Belmont (Doubs), 22 gennaio 1882 - Marchéville-en-Woëvre, 8 aprile 1915) è stato uno scrittore e poeta francese. La sua opera più famosa è La guerra dei bottoni.
Figlio di un maestro di campagna, a sua volta di famiglia contadina della Franca Contea, frequentò a partire dal 1898 l'Ecole normale di Besançon, pensando di dedicarsi in seguito agli studi scientifici; tre anni dopo però, nel 1901, è costretto ad abbandonare gli studi a causa della morte quasi contemporanea di entrambi i genitori. Viene nominato supplente istitutore prima a Durnes e poi a Landresse, sempre nella Franca Contea. Nel 1907 si trasferisce a Parigi, dove lavora come impiegato alla Compagnie des Eaux, soprattutto con l'intenzione di avvicinarsi al mondo letterario dal quale sarebbe invece stato escluso in provincia. A Parigi conosce infatti letterati importanti come Léautaud e Lucien Descaves, ai quali dedica in seguito due suoi romanzi. Nel 1908 pubblica, sempre a Parigi, la sua prima raccolta di versi, L'herbe d'avril. Nel 1910 viene nominato condirettore della scuola di Arcueil e pubblica il suo primo libro di prose, De Goupil à Margot, al quale viene assegnato il premio Goncourt. Nell'opera si sofferma sulle somiglianze tra gli istinti amorali degli animali e le immorali attività dell'uomo, posizione legata al fervente antimilitarismo maturato durante il suo servizio militare, nel 1902.

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