Libero, veloce, amichevole

Karen Duve - Taxi

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"Taxi" procede con la velocità di un fiume travolgente e scioccante, e la voce di Karen Duve riesce a essere impertinente e dolcissima al tempo stesso, capace di raccontare suono e frastuono di una vita difficile e romantica, avventurosa e banale e la lotta quotidiana per poter dire un bel giorno: "Va tutto bene".

Libro delizioso e avvincente. Scorre via, ma ti lascia qualcosa su cui riflettere come la comodità di un'esistenza mediocre, da cui potresti uscire ma, semplicemente, non ne hai voglia. Strepitosa l'ironia con cui demolisce chi cerca di gettare nella protagonista complessi di inferiorità. Un libro scritto sicuramente meglio di tanti altri di sedicenti scrittori creativi.

Lo spaccato di una vita vera. Assurda, a volte brutale, eppure tenerissima. La vita di una ragazza che attraversa giorno e notte la sua città. A bordo del taxi 244.

«Un romanzo onesto e sfacciato, di imperturbabile ironia. Una vera gemma». Frankfurter Rundschau

Candidato al Deutschen Buchpreis, il maggiore premio letterario tedesco.

«Desideri e speranze, nevrosi e amori: la vita stessa è seduta nel taxi 244». Der Tagesspiegel

Dettagli del libro

· Titolo: Taxi
· Autore: Karen Duve
· Editore: Neri Pozza
· Data di Pubblicazione: 2010
· Traduttore: Riccardo Cravero
· ISBN: 8854503458
· Pagine: 320
· Formato: copertina morbida,brossura
· Prezzo di copertina: 18,00 euro
· Stato: libro usato, come nuovo

"Ti prego Alexandra, risparmiaci le tue storie spaventose". Nessuno vuole ascoltare i racconti di Alex, una ragazza che guida un taxi ed è diventata tassista per caso. Aveva bisogno di una vita migliore, e un giorno ha risposto a un annuncio in cui si cercavano autiste donne. Così, mentre le sue amiche iniziano il secondo anno di università, lei è diventata un numero, il taxi due-quattro-quattro, in costante e frenetico movimento. Tra il pubblico che si reca al cinema e nei teatri, i giornalisti che non smettono di parlare, prostitute e papponi in atteggiamenti indecenti, ubriachi fradici e clienti orribilmente sobri, la Mercedes 244 trasporta giorno e notte le vite degli altri. Ma Alex proprio non riesce a ricordare i nomi delle strade, e poi non sopporta la maggior parte dei suoi passeggeri. Una sola vera passione la spinge: i soldi, banconote e monete, con il loro odore intenso e irresistibile. Alex è diversa da tutti gli altri tassisti, non si ferma mai, neppure per fare colazione. Non vuole perdere una sola chance di far frusciare un bel po' di denaro contante. Un uomo le offre 500 marchi perché lei gli lasci toccare il suo ginocchio sinistro. Una coppia razzista si rifiuta di prendere un taxi guidato da stranieri. Un ubriaco si sdraia sul sedile posteriore senza un soldo in tasca. Ma i passeggeri, loquaci e irritanti, violenti o lascivi, non sono nulla in confronto ai colleghi, tipi come Dietrich e Rudiger che le danno lezioni sull'inferiorità delle donne. E Dietrich è pure il fidanzato di Alex, solo che i due sono sempre troppo stanchi per andare a letto insieme. Quel privilegio Alex lo riserva a Marco, suo vecchio compagno di classe. "Taxi" procede con la velocità di un fiume travolgente e scioccante, e la voce di Karen Duve riesce a essere impertinente e dolcissima al tempo stesso, capace di raccontare suono e frastuono di una vita difficile e romantica, avventurosa e banale e la lotta quotidiana per poter dire un bel giorno: "Va tutto bene".

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