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Il giornalino della Domenica, Anno VII N. XXVII, 1919.

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Il giornalino della Domenica
Direttore: LUIGI BERTELLI (Vamba)

Anno VII N. XXVII
22 giugno 1919

Copertina: Lo Presti: Leggendo il "Giornalino"

Descrizione
Il "Giornalino della Domenica", a. VII, n. 27, 1919, l'immagine riproduce una tavola a colori, realizzata da Lo Presti e pubblicata come copertina della rivista. Come ha scritto Antonio Faeti: "La rivista possedeva alcune costanti caratteristiche: la qualità della carta, la bellezza dei colori usati per le copertine, la chiarezza rigorosa, ma gradevole, dell'impaginazione, che ne fanno, ancor oggi, uno dei giornali per ragazzi più belli che siano mai stati editi in Italia. Le sue illustrazioni, sempre estremamente curate, erano dovute ad alcuni disegnatori di cui abbiamo già parlato: Brunelleschi, Rubino, Sarri, ed altri di cui parleremo: Moroni Celsi, Tofano, Bernardini. Ma due artisti, soprattutto, diedero al giornale quell'inconfondibile carattere per cui ancora lo si ricorda: Scarpelli e Finozzi" [da: A. Faeti, "Guardare le figure", Torino, Einaudi, 1972]. Nel patrimonio bibliotecario dell'Indire è conservato un cospicuo fondo di libri e periodici per l'infanzia del XIX e XX secolo denominato "Letteratura giovanile". Nella banca dati, le immagini tratte da queste opere sono presentate nella loro duplice dimensione di documento iconografico e storico.
Descrittori arti grafiche; rivista; periodico per bambini; copertina; bambini; lettura; gioia; storia dell'educazione
Identificatori di nome Lo Presti
Identificatori cronologici 1919
Aree tematiche Arte: teoria, storia, tecniche; Scuola - Educazione
Curatori della selezione Grossi, Edoardo

Copertina morbida, pagine 40, formato cm. 21X28

Stato di conservazione: OTTIMO come mostrano le foto

Luigi Bertelli (Firenze, 19 marzo 1858 – Firenze, 27 novembre 1920) è stato uno scrittore e giornalista italiano, autore delle avventure di un popolare personaggio d'inizio Novecento: Gian Burrasca. È più noto con lo pseudonimo di Vamba (il nome del buffone di Cedric il Sàssone nel romanzo Ivanhoe di Walter Scott).
Bibliofilo appassionato, fu giornalista e educatore efficace. Scrisse testi in prosa e in poesia per l'infanzia, nonché vivacissimi (e sboccati) sonetti in vernacolo fiorentinesco, che molto apprezzò Ardengo Soffici.
Nel 1895 pubblicò Ciondolino, storia con intenti didattici di un bambino che viene trasformato in formica.
Fondò nel 1906 il Giornalino della domenica, che continuò le pubblicazioni fino al 1924, divenendo celebre tra le famiglie borghesi.
Nella rivista per ragazzi apparivano le firme dei più famosi scrittori del tempo (Giovanni Pascoli, Gabriele d'Annunzio, Grazia Deledda, Edmondo De Amicis) e i più raffinati illustratori (Umberto Brunelleschi e Filiberto Scarpelli).
Sulle sue pagine pubblicò in 55 puntate - tra il 7 febbraio 1907 e il 17 maggio 1908 - Il giornalino di Gian Burrasca.
L'opera venne poi edita in volume dall'editore Bemporad nel 1911.
La sua attività vernacola ebbe inizio nel periodo della collaborazione con Il Fanfulla della Domenica, quando risiedeva a Roma. Stuzzicato dai suoi colleghi in una discussione sull'incapacità dei fiorentini di tradurre in letteratura la loro cultura popolare, come avevano fatto il Belli a Roma, il Porta a Milano, il Di Giacomo a Napoli, Vamba raccolse la sfida facendosi autore di sonetti fiorentineschi, che furono molto apprezzati da Ardengo Soffici. Dei pochi che restano colpisce la sboccata vivida arguzia.
Morì il 27 novembre 1920 e fu sepolto nel cimitero di San Miniato, sopra Firenze.

Il giornalino della Domenica fu un settimanale per bambini creato il 24 giugno 1906 da Luigi Bertelli, alias Vamba, nome tratto da Ivanhoe.
Scrissero per il giornalino, oltre allo stesso Vamba, scrittori celebri quali: Edmondo de Amicis, Luigi Capuana, Grazia Deledda, Ada Negri, Emilio Salgari.
Le illustrazioni erano eseguite dai migliori disegnatori dell'epoca quali: Antonio Rubino, Giuseppe Biasi, Mario Mossa De Murtas, Filiberto Scarpelli, Umberto Brunelleschi, Marcello Dudovich, Sergio Tofano.
Dopo alterne vicende ed interruzioni cessa definitivamente le pubblicazioni nel 1927.

Spese di spedizione ? 2 con posta prioritaria "piego di libri", opportunamente protetto in custodia di cellofan e inviato dentro apposita busta postale imbottita a bolle d'aria.

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