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Il conte Ugolino, Romanzo Storico di EMILIO FANCELLI, 1943.

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Il
conte Ugolino

Romanzo
Storico di

EMILIO FANCELLI

Illustrazioni del Prof. PIATTOLI

Casa Editrice G. Nerbini
1943 Firenze XXI

Copertina morbida, legatura editoriale, pagine 255, formato cm. 15X20,5.

Stato di conservazione: OTTIMO come mostrano le foto

Ugolino della Gherardesca (Pisa, 1210 – Pisa, 1289) è stato un nobile e politico italiano ghibellino (parteggiò per i guelfi) e comandante navale del XIII secolo.
Auguste Rodin, il Conte Ugolino e i suoi figli, Musée d'Orsay, Parigi
Ugolino ricopriva un'importante serie di cariche nobiliari: era infatti Conte di Donoratico, secondo in successione come Signore del Cagliaritano e Patrizio di Pisa; divenne Vicario di Sardegna nel 1252 per conto del Re Enzo di Svevia, e fu uno dei vertici politici di Pisa dal 18 aprile 1284 (come podestà) al 1º luglio 1288, giorno in cui fu deposto dal ruolo di capitano del popolo.
Gli attriti con Ruggieri degli Ubaldini (arcivescovo di Pisa nonché capofazione ghibellino) portarono la sua posizione a peggiorare a tal punto che finì con alcuni figli e nipoti rinchiuso in una torre, dove morì per inedia nel marzo 1289.
La sua figura fu rappresentata, vent'anni dopo, nel canto XXXIII dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Trama:
Il conte Ugolino si trova nella zona Cocito dell'Inferno per la sua colpa di tradimento contro il prete Ruggieri degli Ubaldini. Il conte è immerso fino al collo in un lago di ghiaccio insieme all'altro che è costretto, impotente, a farsi addentare il cranio dal suo nemico. Ugolino, interrogato da Dante Alighieri in presenza di Virgilio, racconta la sua storia, specialmente la parte più triste e finale. Ruggieri degli Ubaldini, dopo che la fiducia del suo amico era venuta meno, a sua volta tradisce Ugolino facendolo rinchiudere in una torre senza porte (chiamata "Torre della Fame") lasciandolo a morire di fame e stenti assieme ai suoi figli.

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