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I sette calici dell'eresia - c. j. sansom - sperling & kupfer

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Titolo: I SETTE CALICI DELL'ERESIA

Autore: CHRISTOPHER JOHN SANSOM

Editore: SPERLING & KUPFER - Narrativa

Anno: 1a EDIZIONE - Settembre 2008

ISBN: 9788820045708

Note: FUORI CATALOGO.

CONDIZIONI OTTIME, eccetto ondulazione di una trentina di pagine (da 260 a 290 circa), leggerissimo ingiallimento bordo pagine, qualche pagina con orecchie-segnalibro raddrizzate, modesti segni d'uso sulla sovracopertina; disponibili foto - COPERTINA RIGIDA CON SOVRACOPERTINA.

Traduzione di Gian M. GIUGHESE - Formato 15 x 22,4 x 4,3 - Pagine 6+602 - Prezzo di copertina € 20,90

Nella Londra del 1453, mentre Enrico VIII sembra più occupato a prendere una nuova moglie che a risolvere ogni altra questione di stato, tra il popolo serpeggiano malcontento. antiche superstizioni e dicerie inquietanti. Dal Tamigi affiorano carcasse di pesci giganteschi e in varie parti del regno una serie di raccapriccianti omicidi, perpetrati secondo un preciso rituale, sconvolge un paese già dilaniato dalle dispute religiose e dalle esecuzioni per eresia e stregoneria. Malgrado i recenti propositi di non immischiarsi più in affari politici, mastro Shardlake viene prepotentemente richiamato in scena dall'assassinio del suo caro amico e collega Roger Elliard, trovato con la gola squarciata in una gelida fontana del Lincoln's Inn. Costretto a indagare in segreto, aiutato dal fedele Barak, l'onesto legale si cala in un mistero sempre più fitto, dove le oscure profezie dell'apocalisse sembrano cupamente avverarsi, scandite da un'ineluttabile progressione. Gli omicidi salgono infatti a sette, come sono sette, nel terribile libro scritto dall'apostolo Giovanni, le modalità con cui l'Onnipotente riverserà la sua ira sull'umanità colpevole.

I sette calici dell'eresia, 28-07-2011, recensione di P. Truzzi :

Libro nerissimo, sembrerebbe un fantasy a una prima occhiata, ma non fatevi ingannare. Questo è un libro che fa paura. Nella Londra post riformista del 1543, tra disordini popolari, fanatismi religiosi e lotte all'eresia, il gobbo avvocato Shardlake, già protagonista del bel L'enigma del gallo nero si trova a fare i conti con un pazzo che uccide ex radicali ora moderati seguendo il macabro disegno delle sette profezie dell'Apocalisse: la prima vittima è proprio il suo amico avvocato Roger, ritrovato in una fontana con la gola squarciata. E gli omicidi saliranno a sette, seguendo questo disegno demoniaco, in un crescendo di terrore, sino a quando Shardlake, aiutato dal servitore Barak e da altri esponenti bene in vista della corte e del mondo politico, riuscirà a svelare l'identità del folle che ci sta dietro, con una sorpresa dietro l'altra per il lettore. Come in L'enigma del gallo nero anche in I sette calici dell'eresia Sansom riesce a fondere la suspence di un romanzo giallo con lo sfondo riccamente dettagliato del romanzo storico, ambientando stavolta la vicenda non in un monastero ma in una città violenta e superstiziosa, dove sangue e orrore, fuoco e fiamme non si risparmiano. Il mondo che ci dipinge è un mondo cupo e tumultuoso, un mondo che sembra dominato in ogni angolo dalla follia, un mondo nel quale si ha paura. E io, che ne ho avuta, mi sono gustata l'intera lettura tutta d'un fiato. L'unico rimprovero che farei a Sansom è la troppa carne al fuoco che ha messo nel racconto: la struttura del romanzo è perfetta, la trama perfettamente pensata e congegnata, però i personaggi e le azioni che si susseguono sono parecchi e non sempre sviluppati a sufficenza. Rispetto a L'enigma del gallo nero questo è forse un romanzo più ampio e impegnativo, ma ciò non toglie che il clima di terrore che si respira è davvero un piacere per gli amanti del genere.

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