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I papillons di brahms - piero violante - sellerio

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Titolo: I PAPILLONS DI BRAHMS

Autore: PIERO VIOLANTE

Editore: SELLERIO - LA NUOVA DIAGONALE 77

Anno: 1a EDIZIONE - Gennaio 2009

ISBN: 9788838923593

Note: CONDIZIONI OTTIME, PARI AL NUOVO. BROSSURA CON COPERTINA MORBIDA E SOVRACOPERTINA INCOLLATA SUL DORSO.

Formato 19,5 x 11,5 x 1,5 - Pagine 252 - Prezzo di copertina ¤ 18,00

«Un mix di narrazione, d'invenzione, di memoria dell'occasione musicale: un protocollo del vissuto individuale e sociale, una cronaca della Palermo musicale».

«Sono pezzi dettati dall'occasione, che, come Sparafucile, ho colto a volo. I pezzi una volta composti in suite esibiscono – almeno per me – una insospettata coerenza» scrive Piero Violante, presentando questa raccolta che risuona di oggetti d'affezione da Mozart a Schoenberg, da Brahms a Kurt Weill, ad Adorno, ai cari estinti, ai musicisti siciliani: Ziino, Sollima, Mannino, Pennisi, Incardona. Emergono nella suite del libro «le predilezioni del critico, rafforzate da un tema fondamentale per la lettura del Novecento: la centralità di Vienna vista sì in continuità tra la Klassik e la Wiener Schule, così come insegnava Schoenberg, ma non più in opposizione né con la Parigi europeista di Cocteau e dei Sei né con la Berlino socialista di Brecht e Weill. Ho imparato frequentando per venti anni la redazione de "L'Ora" che anche un pezzo di cronaca musicale è un pezzo di critica sociale. Oggi, lo so, questa idea appare sempre più minoritaria e marginale. Il libro insiste sulla centralità dei nessi forma-società, sulla lettura sociologica delle interrelazioni e non sovrapposizioni tra le autonomie delle forme artistiche e di quelle sociali, sulla convinzione della centralità della musica nella formazione dell'identità civile e negli affetti. I papillons di Brahms – il segreto del titolo sta nella piccola storia che apre la raccolta – leggono la musica come "sintomo" sociale. Ogni singolo pezzo si propone il difficile compito di raccontare la musica, di inserirla nel canone culturale, in un mix di narrazione, d'invenzione, di memoria dell'occasione musicale: un protocollo del vissuto individuale e sociale».

Piero Violante (Bagheria, 1945) insegna «Storia delle dottrine politiche» e «Sociologia della musica» presso l'Università di Palermo. È critico musicale de «la Repubblica» (Palermo). Con questa casa editrice ha pubblicato Eredità della musica. David J. Bach e i concerti dei lavoratori viennesi 1905-1934 (2007).

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