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Grapefruit - yoko ono - mondadori

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Titolo: GRAPEFRUIT - Istruzioni per lâ€(TM)arte e per la vita

Autore: YOKO ONO

Editore: MONDADORI - Piccola Biblioteca Oscar 393

Anno: 1a EDIZIONE - Gennaio 2005

ISBN: 9788804534723

Note: FUORI CATALOGO.

CONDIZIONI PERFETTE, come nuovo, solo lievissimo alone lucido di piccola dimensione sulla copertina frontale, dovuto forse al distacco di un bollino promozionale, visibile solo con fonte di luce forte e diretta; disponibili foto - BROSSURA CON COPERTINA MORBIDA ED ALETTE.

Traduzione di Michele PIUMINI - Pagine non numerate (sono circa 250) - Formato 13 x 18 x 2 - Prezzo copertina 9,40 €

Quarantâ€(TM)anni dopo la prima pubblicazione, avvenuta in Giappone nel 1964, la Piccola Biblioteca Oscar presenta al pubblico un originale manuale di istruzioni per lâ€(TM)arte e per la vita composto da Yoko Ono a partire dagli anni Cinquanta. Quando, in un Giappone devastato dalla guerra, aveva imparato a usare la forza del pensiero e dellâ€(TM)immaginazione per dare vita a un mondo migliore. Versi assurdi, divertenti, ma anche incredibilmente profondi, capaci di mescolare la millenaria tradizione degli haiku con la potenza dirompente delle avanguardie degli anni Sessanta, dai quali lo stesso Lennon ha ammesso di aver tratto spunto per scrivere quella che da molti è considerata la canzone più bella di tutti i tempi, Imagine.

Il sottotitolo, “Istruzioni per lâ€(TM)arte e per la vita”, dovrebbe già farci intuire che non siamo davanti ad un libro di poesia convenzionale. Un libro da meditare, più che da leggere, guidati dalle gentili, leggere parole di Yoko Ono, che si esprime con la dolcezza del volo di una farfalla. E se a tratti può sembrare incomprensibile, abitua comunque il lettore allâ€(TM)ascolto di quelle sensazioni che la vita frenetica ha relegato in sottofondo.

La poesia dâ€(TM)avanguardia è un terreno minato, specie per chi vi si avventuri per la prima volta. Ammesso poi che quella di Yoko Ono possa chiamarsi poesia. Il sottotitolo, “Istruzioni per lâ€(TM)arte e per la vita”, dovrebbe già farci intuire che non siamo davanti ad un libro di poesia convenzionale. Scorrendone le pagine ci troviamo infatti di fronte a disegni schematici e lineari e vere e proprie “istruzioni” su come realizzare unâ€(TM)opera dâ€(TM)arte virtuale e interattiva, una performance teatrale senza alcun copione o semplicemente una meditazione per meglio capire ed assaporare la vita che ci circonda. Istruzioni che somigliano quasi a ricette di cucina o ad estratti di un manuale dellâ€(TM)Ikea.
Detto così, suona piuttosto sibillino e leggermente inquietante. Molti di noi, rispetto a questo tipo di arte, hanno la stessa reazione che si può avere davanti ad un dipinto realizzato con due semplici pennellate di traverso su di una tela bianca, apparentemente date senza troppi riguardi: quella, cioé, di essere vittime di un furbo “complotto” fra pseudo-artista e suo pigmalione, pronti a dichiarare “arte” quello che in realtà non è che uno scarabocchio, al solo scopo di far soldi alle spalle di chi non si sente abbastanza colto o competente da contraddirli. Un libro scritto da Yoko Ono poi, “colei che distrusse i Beatles” o, nella migliore delle ipotesi, “la donna di John Lennon”, sembra un libricino diretto semplicemente ai fan più accaniti, che lo tratteranno come oggetto da collezione, dandogli tuttâ€(TM)al più una scorsa giusto per non dover dire in giro di non averlo neanche aperto.
Vale invece la pena di leggerlo con attenzione, con calma, aprendo la mente ed assaporandolo lentamente. Accanto a scritti astrusi ed apparentemente senza alcun senso, ci sono “istruzioni” che, sebbene ovviamente non verranno seguite alla lettera, possono aiutare a fermarci a riflettere ed apprezzare la bellezza insita nei fenomeni naturali ed in tutto quello che ci circonda. La neve, ad esempio, che Yoko Ono nomina così volentieri, come elemento di pace, calma, raccoglimento. Il tempo, rivalutato nellâ€(TM)istruzione di rubare tutti gli orologi del mondo e distruggerli. Vi troviamo il ridimensionamento dellâ€(TM)arte classica a puro elemento decorativo, quando si istruisce il lettore a creare vestiti, tende, oggetti di arredamento con grandi opere dâ€(TM)arte del passato. Il voler condividere la propria arte con gli altri, spedendo ad indirizzi sparsi per il mondo frammenti della tela appena tagliata o del vetro appena frantumato. Lâ€(TM)interattività dellâ€(TM)arte: secondo Yoko Ono “Il dipinto comincia ad esistere solo quando la persona segue le istruzioni che permettono al dipinto di avere vita”, ed esiste nella mente di chi ne usufruisce. Così come le performance teatrali sono pensate per essere “vissute” dagli spettatori, ciascuno dei quali dovrà aggiungervi un qualcosa di suo. Lâ€(TM)opera dâ€(TM)arte, quindi, non è fine a se stessa, ma vive attraverso il pubblico ed in funzione di esso.
Un libro da meditare, più che da leggere, guidati dalle gentili, leggere parole di Yoko Ono, che si esprime con la dolcezza del volo di una farfalla. E se a tratti può sembrare incomprensibile, abitua comunque il lettore allâ€(TM)ascolto di quelle sensazioni che la vita frenetica ha relegato in sottofondo.

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