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Creatura di sabbia, Tahar Ben Jelloun, Giulio Einaudi Ed. 1987.

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TAHAR BEN JELLOUN

CREATURA DI SABBIA

A cura di Egi Volterrani
Con una noa di Sergio Zoppi

Giulio Einaudi Editore
1987

Collana "Gli Struzzi"

Copertina rigida tutta tela con sovraccoperta illustrata "Jean-Lèon Gèrome, Il mercante di tappeti", legatura editoriale, pagine 172 + indice, formato cm. 14,5X22,5.

Stato di conservazione: BUONO

Tahar ben Jelloun (1º dicembre 1944) è uno scrittore marocchino, principalmente noto per i suoi scritti sull'immigrazione e il razzismo.
Nato a Fes, in Marocco nel 1944, poi si è stanziato a Parigi, ha trascorso la sua adolescenza a Tangeri e ha compiuto gli studi di filosofia a Rabat, dove ha scritto in francese le sue prime poesie, raccolte in Hommes sous linceul de silence (1971). In Marocco ha insegnato filosofia, ma a causa dell'arabizzazione dell'insegnamento (e non essendo egli abilitato alla pedagogia in lingua araba), nel 1971 si è trasferito a Parigi dove tre anni dopo ha ottenuto un dottorato in psichiatria sociale sulla confusione mentale degli immigrati ospedalizzati, che verrà pubblicata col titolo L'estrema solitudine. La sua esperienza di psicoterapeuta sarà anche riversata nel romanzo La Réclusion solitaire (La reclusione solitaria, 1976). Nel frattempo ha continuato a scrivere, sempre esclusivamente in francese, collaborando regolarmente col quotidiano "Le Monde". Oggi è padre di quattro figli.
Il primo romanzo, Harrouda è del 1973. Con il Premio Goncourt assegnatogli per "La Nuit sacrée" nel 1987, è divenuto lo scrittore straniero francofono più conosciuto in Francia. Interviene con dibattiti e articoli sui problemi della società, soprattutto sul problema della periferia urbana e del razzismo. Con il libro Il razzismo spiegato a mia figlia e per il suo profondo messaggio gli è stato conferito dal segretario delle Nazioni Unite il Global Tolerance Award' e nel 2006 ha vinto il Premio Internazionale Trieste Poesia.

Descrizione:
un paese senza età, che è anche il Marocco di oggi, nasce dopo sette sorelle Mohamed Ahmed. Nasce femmina, ma per volere del padre, che non vuole disperdere il patrimonio accumulato, crescerà maschio a dispetto del suo corpo, e dovrà reggere la casa e la servitú, essendo riconosciuta da tutti come nuovo capofamiglia. Il romanzo è la storia di un'identità inventata, di una metamorfosi coatta, dei turbamenti, delle ossessioni, delle violenze e dei paradossi che ne derivano. Ed è anche una finestra aperta sul mondo arabo, sulle sue tradizioni e sui suoi tabú, che ancora oggi stentiamo a capire.

Spese di spedizione ¤ 2 con posta prioritaria "piego di libri", opportunamente protetto in custodia di cellofan e inviato dentro apposita busta postale imbottita a bolle d'aria.

Pagamento:
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