Libero, veloce, amichevole

Casa indipendente via Zamara 4, Porto Valtravaglia

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Tipologia : Ville singole o a schiera

Superficie (mq) : 613

Piano : 1

Rif. 012 - Presentiamo in vendita PRESTIGIOSA dimora del 1600. Sita nel comune di Porto Valtravaglia, con vista sul lago Maggiore e a pochi km dal confine con la Svizzera, ubicata in via Zamara, nome dedicato ai proprietari originari di PALAZZO BUZZI, la proprietà è composta da quattro unità abitative indipendenti tra loro, cortile, porticato, torretta panoramica e ampia aula ultimata nel 1745. IL RACCONTO DI PALAZZO BUZZI / VILLA ZAMARRA, FERRARIO: Le notizie più antiche che riguardano la villa risalgono al XVII secolo; si sa che in quel periodo la dimora apparteneva agli Zamarra. In particolare noto che Giacomo Filippo Zamarra Buzzi, dottore del Collegio della Libreria Ambrosiana di Milano, ne fu proprietario. A lui stesso forse può essere attribuita la costruzione dell'edificio, che anche per impostazione architettonica appare frutto di una concezione seicentesca. In quell'epoca la costruzione di case signorili in Portovatravaglia era fenomenoabbastanza frequente se si considera come diverse famiglie di ceto elevato vi stabilissero la loro residenza. Si sa che vi risiedevano personalità illustri, quali il Notaio Daniele Melli, Carlo Porto, il Notaio Giuseppe Luvino, Antonio e Fernando Tinelli, e un Viani Palanza. Agli Zamarra appartenne la villa fino al 1837, anno in cui passò ai Ferrario, i quali conservano la proprietà fino ad oggi. La dimora sorge nella parte alta del borgo, lungo la via che prese nome dall'antica famiglia. E' una pianta quadrilatera, a due piani, ma le sue ali differiscono sensibilmente negli elementi distributivi e nella loro articolazione, tanto che l'impostazione unitaria dell'edificio pare il risultato di un disegno che ha adattato e trasformato una disposizione preesistente. Lo si rileva, in particolare, osservando la disposizione planimetrica dell'ala settentrionale, lòa cui facciata esterna dà sull'ampio giardino. Essa è irregolare, si conforma in parte al terreno e in parte si ordina all'allineamento dato dalla via pubblica, e nello tempo viene ad articolarsi con quell'originalissima ala occidentale, un'autentica invenzione tardobarocca, che ha la sola funzione di raccordo tra le ali settentrionali e meridionali e di chiusura del cortile. Quest'invenzione costituisce, in realtà, quell'elemento architettonico da cui viene a dipendere l'identità della forma spaziale della dimora nel suo insieme. Esso infatti permette al piano terreno la continuità dello spazio porticato, che di fatto compone l'ala meridionale, attraverso la quale si accede al cortile, e realizza al piano superiore uno spazio coperto che - oltre a connettere le ali dell'edificio - permette un doppio affaccio sul cortile e sullo spazio esterno, crea cioè quella continuità visiva e spaziale che è peculiare della tipologia della villa barocca. Inoltre su di esso s'imposta una torretta quadrata, molto elevata, che esalta la possibilità di ampliare indefinitamente la veduta sul paesaggio naturale.

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