Libero, veloce, amichevole

Casa indipendente corso Umberto I 132, Taurisano - Taurisano (Lecce)

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Dettagli

Tipologia : Ville singole o a schiera

Numero Locali : 4

Superficie (mq) : 127

Piano : 1

Box/Posto auto : No

Nel cuore della cittadina di Taurisano, sul corso principale, proponiamo in vendita indipendente primo piano. La soluzione è composta da ingresso, soggiorno con angolo cottura, 2 comode camere da letto ampio ripostiglio e bagno. A livello troviamo due balconi, ampia veranda retrostante e solaio di esclusiva proprietà con vista spettacolare sul borgo di Taurisano. La casa è dotata di termosifoni con allaccio al metano, acquedotto e fogna. Taurisano è un comune italiano di 12.668 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. Situato nel basso Salento, a 55,7 km dal capoluogo provinciale, ha ricevuto il titolo di città nel 2004 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ha dato i natali al filosofo Giulio Cesare Vanini. La presenza di monumenti megalitici e il rinvenimento di manufatti dell'industria neo-eneolitica, frammenti di ossa umane e di Bos primigenius, selci levigate, fanno supporre che l'antropizzazione del territorio taurisanese si possa considerare avvenuta già tra il XV e il XIV millennio a.C. I primi documenti che attestano la presenza di un casale in Taurisano risalgono alla fine del XII secolo, durante la dominazione normanna. Nel 1191 Tancredi d'Altavilla infeudò Taurisano alla famiglia Monteroni, nella persona di Filiberto. I Monteroni detennero il feudo sino al 1265 e successivamente dal 1444 al 1536. Con l'arrivo degli Svevi, Federico II cedette il Principato di Taranto e la baronia di Taurisano al figlio Manfredi. Nel 1266, con la sconfitta di Manfredi nella Battaglia di Benevento, i D'Angiò, appoggiati da Papa Clemente IV, subentrarono al governo del Regno di Napoli. Gli Angioini nominarono Barone del casale di Taurisano Hugo de Tauro o de Taurisano. Successivamente fu infeudato ai De Brienne, ai Del Balzo e ai D'Aragona. In seguito, con Carlo V, il casale e la Contea di Castro furono concessi ad Antonio Mercorino, marchese di Gattinara, il cui dominio e quello dei suoi successori durò fino alla metà del XVII secolo. Nel 1663 Taurisano fu acquistato dallo spagnolo Bartolomeo Lopez y Royo. Dalla fine del Seicento, e per tutto il Settecento, il feudo cadde in miseria, a causa di un'agricoltura arretrata, dei possedimenti terrieri concentrati nella proprietà di pochi (Nobili e Chiesa), di epidemie e di carestie. Nel 1692, da Baronia, Taurisano fu trasformato in Ducato, e di conseguenza i Lopez y Royo si fregiarono del titolo di duchi. Questi rimasero in pieno possesso del feudo sino al 1806, quando Giuseppe Bonaparte emanò le leggi eversive della feudalità. Il governo cittadino venne affidato al Decurionato locale e quindi al consiglio comunale. Dagli inizi dell'Ottocento, svariati nuclei familiari, provenienti da diverse zone della penisola salentina, si stabilirono nel paese per occuparsi delle attività estrattive nelle cave di pietra, della produzione della calce nelle fornaci e della produzione di olio, vino e cotone.

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