Libero, veloce, amichevole

Breviario gardesano

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Autore delle liriche Giorgio Longo

Bergamo, 1922 – Ivi, 2001)

Ordinato sacerdote nel 1946, fu per tre anni coadiutore di don Giuseppe Vavassori al Patronato San Vincenzo di Bergamo. Fu poi curato dapprima a Leffe e quindi nella parrocchia cittadina di Santa Grata inter Vites. Rientrato nel 1965 al Patronato, ebbe in affidamento la gestione del Conventino, struttura claustrale da lui fatta restaurare e rivivere con varie attività (una casa editrice, un centro culturale, un centro psicosociale e una galleria d'arte). Fu apprezzato poeta in lingua italiana (si ricordano le sue raccolte "I viottoli dell'infinito", 1950, "Frammenti di vita", 1952, "Giorni e notti", 1955, "Breviario gardesano", 1973, "I Misteri del Rosario", 1982). Fece parte dell'Ateneo di Scienze Lettere ed Arti di Bergamo e del Cenacolo Orobico. Scrisse le biografie di Giovanni XXIII, di don Antonio Seghezzi e di don Giuseppe Vavassori. Curò una edizione dei Fioretti di San Francesco e realizzò con somma cura filologica la traduzioni italiane del Vangelo e dell'Antico Testamento condotte sulla Vulgata di San Gerolamo confrontata con la versione greca dei Settanta. Nella missione boliviana aperta dal Patronato San Vicenzo a Cochabamba fece edificare un santuario mariano, nel quale per sua volontà furono traslati nel 2007 i suoi resti mortali.

lingua - italiano

autore delle illustrazioni

Trento Longaretti

Trento Longaretti, nato a Treviglio nel 1916, ha frequentato i primi al Liceo e all'Accademia di Brera, dal 1931 al 1939, a Milano. Allievo di Aldo Carpi, ha avuto come compagni di studi Cassinari, Morlotti e Ibrahim Kodra. Inizia ad esporre dipinti nel 1936, ma gli eventi bellici che lo vedono in Slovenia, Sicilia ed Albania, interrompono la sua attività. Nel 1942 partecipa alla Biennale di Venezia. L'anno successivo espone a Bergamo. Con la fine della guerra può riprendere pienamente il lavoro: oltre che alla pittura e alla grafica si dedica anche all'affresco, all'arte della vetrata e del mosaico. Gli anni 1948, 1950 e 1956 lo vedono ancora alla Biennale veneziana.

Nel 1952 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma. Nel 1953 vince il concorso nazionale per la cattedra di Direttore e Professore di pittura all'Accademia Carrara di Bergamo, dove insegna per venticinque anni fino al 1978, succedendo, fra gli altri, a Diotti, Tallone, Barbieri e Funi. Dirige l'Accademia fino al 1978. Ha esposto non solamente in Italia, ma anche all'estero (Londra, New York, Parigi, Buenos Aires, Toronto, Ottawa, Amsterdam, Monaco, Stoccolma). Sue opere si trovano in Vaticano, nel Duomo di Milano, nella Basilica di Sant'Ambrogio, nel Duomo di Novara. Suoi dipinti sono nel Museo d'Arte Moderna di Basilea, nei Musei Vaticani, nella Galleria Ricci-Oddi di Piacenza, nella Pinacoteca Carrara di Bergamo, nella Civica Galleria di Gallarate, nella Galleria d'Arte Moderna di Milano, nel Museo della Permanente a Milano.

Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1942, 1948, 1950 e 1956, al Premio Bergamo del 1939, 1940 e 1959, al "Premio del Fiorino" del 1966 e 1969. Tra le sue mostre pubbliche: al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nel Castello Sforzesco di Vigevano, alla Permanente di Milano. Vanta numerosi studi monografici dedicati alla sua arte. Nel Palazzo della Ragione di Bergamo nel 1992 è stata allestita la mostra "Paesaggi e nature morte". Nel Museo del Duomo di Milano nel 1993 una mostra di disegni e dipinti sul tema "Il Sacro nella vita di un artista". Nel 1996 a Bergamo la grande mostra: "Excursus". Longaretti da Brera alla Carrara", Galleria Lorenzelli. Socio artista della Permanente di Milano, risiede e lavora a Bergamo e alle Cinqueterre.

editore :Edizioni d' arte " Il Conventino " Bergamo

rara opera stampata in 1000 esemplari numerati

prima edizione finita di stampare nel mese di dicembre 1973

rilegatura - cartonato rigido tutta canapa di cm 50 x 36 formato album - carta a mano e fogli in barba

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