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Apologia di Socrate. Critone

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Platone Apologia di Socrate. Critone
Forse nessuno come Platone ha saputo esprimere l'ansia di eterno e di divino.
Nel 399 a.C. ad Atene fu celebrato il processo politico più famoso di tutti i tempi. In un clima politico e ideologico ancora arroventato dopo la tragica fine della guerra del Peloponneso e la sanguinosa caduta dei Trenta tiranni, Socrate fu accusato di empietà e corruzione dei giovani e condannato a morte. L'Apologia di Socrate tramanda il discorso con cui il filosofo orgogliosamente rivendicò, nel processo, i suoi meriti nei confronti della città e l'ideale di giustizia secondo cui aveva sempre vissuto. Un ideale di cui diede una fulgida prova anche nelle sue ultime ore, rifiutando la fuga che l'amico Critone gli offriva nel dialogo omonimo perché avrebbe rappresentato la sconfessione di tutta una vita tesa alla ricerca del bene e della virtù. Nel saggio introduttivo Maria Michela Sassi offre una ricostruzione globale della personalità e del pensiero di Socrate.

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